In Italia dati recenti, hanno messo in evidenza che 4 bambini su 10 sono in sovrappeso, con punte più alte nelle regioni del sud e del centro.

L’eccessivo consumo di zuccheri aggiunti, quegli zuccheri diversi da quelli naturalmente presenti nelle materie prime, rappresenta una grave minaccia alla salute, soprattutto per bambini e adolescenti. 

Tali zuccheri, contribuiscono all’alta prevalenza dell’obesità nell’infanzia e adolescenza, e partecipano in modo significativo anche all’incremento di carie, allo sviluppo di malattie cardiovascolari, di ipertensione, dislipidemia, insulino-resistenza, diabete mellito, steatosi epatica etc.

L’ OMS raccomanda un contributo complessivo da zuccheri aggiunti inferiore al 10% dell’apporto energetico totale.

Meglio ancora sarebbe un’ ulteriore diminuzione fino a meno del 5%. 

In pratica meno zucchero si consuma meglio è per la salute.

Nel quotidiano quindi l’assunzione di zuccheri aggiunti da non superare è 25 grammi (pari a 4 cucchiaini da caffè rasi) per la donna, e circa 35 grammi per un uomo, mentre per un bambino di 6 anni il quantitativo massimo si riduce a 20 grammi.

I bambini e adolescenti consumano circa il 17% del loro introito calorico solo in zuccheri aggiunti, soprattutto bevande zuccherate, nelle quali i valori nutrizionali presenti sono pochi se non nessuno, e ancora peggio non conferiscono alcun senso di sazietà.