“Se ami davvero te stesso, non potrai mai far male ad un altro”  (Buddha) 

L’estate, per la medicina cinese, è energia di cuore, oggi parliamo appunto di quarto chakra, il chakra del cuore.

Anahata ovvero “il centro che non può essere colpito”. 

“Chakra” letteralmente significa “ruota”. I chakra sono sette, sono centri dove scorre l’energia e girano sempre in senso orario, a meno che non ci siano situazioni particolari. 

Il quarto chakra, il chakra del cuore, come si può immaginare, è legato alla nostra capacità di amare in modo incondizionato. In quella zona si possono anche accumulare tensioni e sofferenza emotiva. In questo caso l’energia nel chakra non scorre in modo fluido. Lo stesso vale se siamo chiusi nei confronti degli altri, freddi e indifferenti ai sentimenti e incapaci di lasciarci andare e dare amore. Molte persone hanno subito delusioni affettive o hanno vissuto in un ambiente familiare freddo, dove non si è mai instaurato un clima amorevole, quindi si sono chiuse in se stesse e, di conseguenza, chiudono il cuore. Un esempio di persona chiusa, sulla difensiva, è la persona con le spalle ricurve. Attraverso questo atteggiamento corporeo mostra una forma di protezione nei confronti del chakra del cuore. In genere si tratta di individui che hanno sofferto molto in campo affettivo e che annoverano situazioni relazionali molto deludenti, magari partendo già dalla loro infanzia. Dal punto di vista psicosomatico, patologie cardiache e polmonari come l’asma, l’ipertensione o anche l’insonnia, sono sintomi di un chakra del cuore mal funzionante.

Quando il respiro aiuta il cuore

Lavorando con il respiro e con l’energia, attivata dal respiro, si sciolgono nodi interiori e ci si apre alla vita e agli altri. Innanzitutto occorre amare se stessi, accettarsi per ciò che si è, essendo certi che, lavorando costantemente sui nostri limiti, riusciremo a superarli e a vivere una vita più armoniosa. Senza l’amore per se stessi, non ci può essere amore per gli altri né per la vita. Tutto diventa frustrante perché abbiamo delle pretese enormi nei nostri confronti. Ci costruiamo un’immagine di noi che non corrisponde a ciò che siamo realmente. Il punto è che non ci conosciamo. Siamo solo un’accozzaglia di schemi mentali, acquisiti dai genitori e dalle esperienze di vita, un misto di paure ed insicurezze; quindi non siamo mai felici di noi stessi a meno che le cose non vadano così come le abbiamo prestabilite. La vita, però, è imprevedibile e tutto è in evoluzione. Niente dura in eterno perché vige la legge dell’impermanenza, che fatichiamo ad accettare. Le relazioni si concludono, anche solo perché l’altro viene a mancare. I beni materiali li acquisiamo ma li possiamo perdere da un momento all’altro. Questa incertezza ci atterrisce e ci chiude alla vita. Tentiamo disperatamente di aggrapparci a ciò che abbiamo, nella speranza che sia “per sempre”. Accettare il fluire della vita ci porterebbe a vivere senza paure e tormenti interiori. I Maestri insegnano ad “essere come l’acqua” che fluisce e che, dinanzi ad un ostacolo, lo accoglie ma non ci cozza contro. La paura di vivere, per paura di perdere tutto, ci chiude alla vita. Se siamo chiusi alla vita ed impauriti, il chakra del cuore è bloccato e l’energia non fluisce.

Come riequilibrare il chakra

Per riequilibrare il quarto chakra, la soluzione più semplice consiste nell’effettuare una meditazione sdraiati a terra, a occhi chiusi e col capo rivolto a est. appoggiando direttamente i cristalli sulla pelle nuda nella zona dello sterno. 

Le pietre correlate al quarto chakra sono: agata verde e rosa o muschiata, amazzonite, avventurina, calcedonio ramato e rosa, calcite verde e rosa, crisocolla, crisoprasio, quarzo rosa.

Gli oli essenziali correlati al quarto chakra sono: 

  • olio essenziale di cipresso,

  • olio essenziale di legno di rosa,

  • olio essenziale di melissa,

  • olio essenziale di lavanda,  

 

Fiore di Bach correlato al quarto chakra è Holly.

Ottima per il riequilibrio del quarto chakra la cromopuntura, oltre alla reflessologia plantare.

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