“Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero” 

Al mattino quando ti svegli il corpo riceve  un segnale che gli dice se c’è abbondanza o carenza di cibo. 

Una colazione abbondante e completa al mattino poco dopo il risveglio, dice al tuo organismo che può consumare energie, e attiva in modo completo tutti i sistemi metabolici fisici e mentali poiché prevalgono ormoni rivolti al consumo energetico (catabolismo), come testosterone e cortisolo. 

La percezione di disponibilità di energia dice al nostro organismo che può vivere al 100% l’intera giornata. 

Quando invece il metabolismo è rallentato, il corpo non rallenta ogni sua funzione in modo omogeneo: vengono invece operate delle scelte qualitative precise, che lasciano magari alcuni sistemi attivi al 100%, ma altri al 70, 60, 50%. 

Quindi i sistemi “meno urgenti”, che possono avere qualche ritardo rispetto ai sistemi di gestione e accumulo di energia (come quello immunitario, quello digestivo o quello emuntore) possono rimandare le loro funzioni di qualche ora o qualche giorno. 

Cosa succede quindi quando salto la colazione ? 

Se il salto della colazione diventa costante, il metabolismo inevitabilmente rallenta e alcuni sistemi meno importanti, come quello digestivo o degli organi emuntori, consideranti “meno urgenti”  rallentano in modo costante e progressivo le loro funzioni. 

Quali sono le conseguenze ? 

Le conseguenze di una prolungata interferenza sulle funzioni immunitarie o di detossificazione sono sotto gli occhi di tutti: allergie, intolleranze, malattie degenerative, invecchiamento precoce. Vivere al 90% (o al 70 o al 50%) significa quindi, prima di tutto, perdere un equilibrio prezioso per la nostra vita. 

La distribuzione dei pasti secondo la DietaGift prevede dunque una colazione ricca e completa, un pranzo equilibrato ed una cena leggera, nelle rispettive percentuali di 40-35-25%. 

Questa distribuzione delle calorie fa sì che il corpo parta a pieno regime (in perfetta armonia con i cicli ormonali naturali dell’organismo) e rallenti il proprio ritmo solo alla sera, in modo da limitare la fase anabolica (di accumulo) notturna, evitando così la stratificazione dei grassi tipica di chi mangia in eccesso prima di coricarsi. 

Chi invece inizia la giornata digiunando o quasi (solo un caffè e un biscottino…) trasmette al proprio organismo un messaggio di carestia, al quale tutto il corpo presto si adegua riducendo i consumi. Il risultato sarà che, inspiegabilmente, si ingrasserà anche mangiando solo come uccellini. 

Se desideri maggiori dettagli ti suggerisco di leggere i prossimi articoli del blog, oppure mi puoi chiamare e prendere appuntamento per la tua consulenza personalizzata. 

Ti aspetto 🙂