CONSIGLI PER COMPRENDERE LE ETICHETTE ALIMENTARI. #2
Secondo appuntamento con la nostra mini guida, spero utile, per decifrare le etichette alimentari in cui tutti possiamo imbatterci ogni volta che ci aggiriamo per i diversi reparti del supermercato.
Ti lascio il link al primo articolo.
Ecco alcuni punti ai quali prestare attenzione:
- Il nome dell’alimento può fornire la sua descrizione. Accanto alla denominazione deve essere indicato lo stato fisico nel quale si trova il prodotto o lo specifico trattamento che ha subito (ad esempio «in polvere», «ricongelato», «liofilizzato», «surgelato», «concentrato», «affumicato»). Per i prodotti congelati prima della vendita e che sono venduti decongelati è obbligatorio riportare, accanto alla denominazione del prodotto, l’indicazione “decongelato”.
- Informati sempre sull’origine e sulla provenienza di ciò che mangi. Questa indicazione, già obbligatoria per alcuni prodotti (carne bovina, pesce, frutta e verdura, miele, olio extravergine d’oliva), è estesa anche a carni fresche e congelate delle specie suina, ovina, caprina e avicola.
- Attenzione all’elenco degli ingredienti che compongono l’alimento! Si tratta dell’elenco che indica nel dettaglio tutte le sostanze impiegate nella produzione, in ordine decrescente e di peso. Una delle novità più importanti riguarda l’indicazione degli allergeni che deve essere evidenziata in modo da permettere di visualizzarne subito la presenza. Anche i prodotti sfusi devono riportare obbligatoriamente l’indicazione della presenza degli allergeni che troveremo segnalata anche sui prodotti somministrati nei ristoranti, mense, bar ecc. Nel caso di presenza di “oli vegetali” o “grassi vegetali” ci sarà inoltre un apposito elenco che ne indicherà l’origine specifica (es. olio di palma, olio di cocco, grassi idrogenati, etc.).
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