I capelli sono il rivestimento di cui madre natura ci ha munito per difenderci dal freddo ed anche dal caldo. Sono attaccati al cuoio capelluto il quale è composto da ben 5 strati di tessuto, che ricoprono le ossa del cranio. Questo set di 5 parti è saldamente fissato ai muscoli del cranio grazie al tessuto connettivo, densamente irrorato dai vasi sanguigni.

La pelle del cuoio capelluto è la più spessa del corpo umano avendo diverse funzioni:

  • Protettiva per quel che riguarda la temperatura esterna

  • Protettiva per il cranio per possibili traumi

  • Partecipa all’espressione facciale influenzando direttamente i muscoli del viso

Protezione per la testa

La zona da cui fuoriescono i capelli è la più pelosa del corpo e, grazie ad essi sussiste, per la testa, sia un vero e proprio isolamento termico che un ammortizzatore parziale in caso di piccole ferite.
La radice del capello, racchiusa nel follicolo pilifero, è fissata nella cute e, lo stelo sporge dal cuoio capelluto con un angolo di circa 90°. Il cuoio capelluto è continuamente lubrificato da una secrezione oleosa detta sebo, che protegge i capelli da funghi e batteri.

Essendo a contatto con il cranio e con il cervello, i capelli ricevono impulsi elettrici costantemente anche se non ne siamo pienamente consapevoli. Basta passare vicino ad una fonte elettromagnetica o uscire di casa in condizioni di forte umidità (carica elettrica elevata), per vedere i nostri capelli rizzarsi.

Simbologia dei capelli

I capelli simbolicamente rappresentano la nostra corona regale, il punto di contatto tra la dimensione terrena e quella spirituale. La testa è il punto più alto del nostro corpo, ecco perché sopra di esso non dovrebbe esserci nulla, ma tante volte lasciamo che altre persone/situazioni ci sovrastino detronizzandoci.
Preoccupazioni, rabbia, tristezza, aspettative degli altri si frappongono tra noi ed il Cielo inteso come sfera delle intuizioni, dei desideri, delle percezioni profonde.

La calvizie colpisce più i maschi che le donne. Perché?

Perché sono proprio loro a rappresentare i re, a dover dare la direzione, a prendere il comando energetico delle decisioni all’interno della coppia ( mentre la donna si occupa dell’energia vitale dell’accoglienza della vita, delle emozioni). Ma al giorno d’oggi in questa peculiarità/prerogativa il maschio latita e, spodestato dal suo “trono”, depone la sua corona simbolica, perdendo così i capelli.
Anche la zona in cui i capelli fanno fatica a ricrescere è altamente indicativa:

  • Se cadono nella parte superiore (parietale) è molto probabile che sia una figura maschile molto forte e coercitiva ad essersi frapposta tra il soggetto ed il proprio spirito.

  • Se cadono nella parte frontale siamo in presenza con una figura femminile. E’ emblematico il gesto del neonato che struscia la fronte sul petto della mamma; la calvizie in questa zona è segno che il soggetto è rimasto “neonato”, attaccato cioè energeticamente alla mamma.

Capelli ed emozioni

I capelli come le unghie sono connessi all’elemento legno, all’emozione rabbia e alla coppia di organi fegato/cistifellea. E’ indubbio che quando qualcuno o qualcosa ci ostacola nel raggiungimento di un desiderio, di un obiettivo, è possibile portarsi le mani ai capelli/testa in segno di disperazione o rabbia. Questo eccesso di tristezza e di rabbia influenza così i capelli e la pelle.

Il segreto non è isolarsi o battagliare con chi ci toglie questo spazio vitale (“ci mette i piedi in testa” è la frase ricorrente), ma credere profondamente che siamo re della nostra vita, padroni delle nostre intuizioni, del nostro sentire, delle nostre percezioni e che nessuno può toglierci questo spazio a meno che non siamo noi a permetterglielo.

Un esercizio che ci viene in aiuto dalla Riflessologia Vietnamita

Pettinarsi di mattina e di sera prima di prendere sonno.
Dirai tu “tutto qua?!?”

E no. Pettinarsi con le punta delle dita e con questi differenti modi:

  • Di sera massaggerai delicatamente il cuoio capelluto con le mani, lentamente, percorrendo tutto lo stelo per lasciar andare i pensieri e le emozioni cristallizzate durante la giornata appena trascorsa.

  • Di mattina farai la stessa manovra in maniera più energetica e dopo aver percorso tutto lo stelo finirai con il picchiettare delicatamente la nuca.

N.B. L’esercizio può, anzi deve, essere svolto anche da persone calve, perché la testa è capace sempre di produrre capelli e far ritornare la nostra corona.

Curando i nostri capelli, cureremo la nostra rabbia riequilibrandola.

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