Iride e latticini

Oggi vi racconto cosa ci può dire l’iride su come reagiamo al cibo che introduciamo di giorno in giorno. Ognuno di noi è diverso dall’altro e di conseguenza anche il nostro corpo ci darà reazioni differenti.

Mi meraviglio sempre di come tutto questo sia così ben visibile nei nostri occhi.

Ogni costituzione iridologica ha dei punti di forza e dei punti di debolezza, ciò che accumuna tutte le costituzioni iridologiche è una certa difficoltà nei confronti dei latticini che andrebbero assunti con moderazione.

Il “problema” non è tanto il lattosio (zucchero) ma la caseina (proteina) che ha una composizione che alcuni di noi digeriscono e smaltiscono con difficoltà. Ti ricordo che per smaltire i cataboliti dei latticini si impiegano circa 4 giorni.

Nella costituzione linfatica, gli occhia azzurri, i latticini fanno produrre muco in eccesso rallentando così il sistema linfatico e indebolendo il sistema immunitario .

Nella vita di tutti i giorni, vale a dire, che cerco di non abbondare con i latticini in generale e se ho il raffreddore o una tosse con tanto muco cerco di evitarli completamente almeno per qualche giorno.

Per chi invece ha l’occhio marrone, marrone scuro o nero, nel caso quindi di una costituzione ematogena i latticini rallentano il lavoro del fegato, con conseguente sonnolenza post prandiale, rallentamento gastrico, accumuli di colesterolo e conseguente innalzamento della pressione sanguigna. Il suggerimento è sempre quello di seguire una dieta variata, non abusare con i latticini e, fare dei periodi dove cerchiamo di dare sollievo al fegato con una depurazione, più o meno importante in base a come stiamo ed al periodo dell’anno in cui ci troviamo.

Invece nella costituzione mista, tutti gli occhi castani, grigi, verdi, ecc : i latticini possono dare disturbi intestinali, quali disbiosi (alternanza di stitichezza e dissenteria), gonfiore, produzione di flora batterica putrefattiva e fermentativa. Anche qui, fare sempre attenzione ed attuare una buona rotazione degli alimenti, aiutandosi magari con dei fermenti o dei rimedi naturali che aiutino l’equilibrio dell’intestino.