Le giornate si fanno più fredde e c’è meno luce.

Il nostro orologio interno, deve adattarsi all’autunno, organismo ed umore devono cercare un nuovo equilibrio.

Il cambiamento di fotoperiodo porta i più sensibili a soffrire anche di “umor nero”, stati malinconici accompagnati e alternati a momenti di nervosismo che giungono alla vera e propria nevrastenia (se siamo donne e ci aggiungiamo un’altra sindrome con la sua bella sigla: PMS, la sindrome premestruale).

Ci sono molti rimedi che ci possono aiutare ad adattarci meglio a questo cambiamento, oggi parliamo dei fitoterapici:

Prugnolo e Olivello, due piante capaci di stimolare le difese immunitarie e attivare l’adattamento. Il primo in particolare viene suggerito proprio nel passaggio tra autunno e inverno, il secondo c’è chi lo vuole più “primaverile”, ma è comunque molto interessante nel caso di recidive (l’influenza mi torna ripetutamente) sia nel caso di convalescenza. Entrambi sono adatti a tutti anche ai bimbi.

Fico gemme, è un rimedio che ripristina il ritmo con riferimento al sincronismo tra visceri e sistema nervoso centrale. Alcuni studi lo ritengono utile per un’altra… sindrome, con relativa sigla, naturalmente! CCO (Carbohydrate Craving Obesity), cioé la voglia compulsiva di carboidrati spesso presente in soggetti obesti, ma, lo sappiamo bene tutti, non solo. Quella voglia di una focaccina o un biscottino proprio alle cinque quando il sole comincia a scendere. Del resto, il carboidrato fa aumentare la serotonina, così come lo zucchero.

Iperico, non può mancare. Infatti nelle lievi depressioni (e c’è chi sostiene anche in quelle meno lievi) permette all’organismo si conservare la propria quota di neurotrasmettitori del buon umore, come la serotonina, appena nominata. L’Iperico, al contrario degli altri rimedi di cui abbiamo parlato è meno maneggevole e sarebbe bene valutare insieme a un esperto se è il caso di utilizzarlo. Non aspettatevi effetti immediati, la Natura, nel caso di Iperico, ha bisogno di almeno un paio di settimane per poter agire, ma potrebbe essere coadiuvata dall’associazione con qualche fiore di Bach (Mustard, Sweet chestnut, Gorse, ecc. a seconda dei casi).

Zafferano, ebbene sì. Su mercato esiste almeno un prodotto che contiene questa spezia di cui si dice riesca, anche lei, a mantenere elevati i livelli di serotonina, dopamina e noradrenalina, tutti regolatori di tono e umore.

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