Cos’è l’iridologia ?
L’iridologia è l’arte di interpretare i segni, le forme architettoniche della parte visibile dell’occhio (l’iride, la pupilla e la sclera) e di mettere tale rilievo in relazione allo stato di salute dell’organismo: l’occhio diventa il microcosmo in cui si specchia il macrocosmo dell’intero corpo.
Il vero ruolo dell’iridologia diventa così quello di permettere di osservare i profondi collegamenti della vita e di confortare la scelta delle terapie più appropriate al caso che di volta in volta potranno essere la medicina occidentale, l’omeopatia, l’agopuntura, la fitoterapia, lo shiatzu, la dietologia ect.
Dagli occhi non è possibile fare una diagnosi di malattia.
L’iridologia può dare un valido aiuto per il benessere psico-fisico dell’individuo.
Cenni storici
L’origine dell’iridologia moderna – diagnosi attraverso l’iride – è abbastanza recente. Conta appena un secolo, anche se i Cinesi prima, Ippocrate poi, hanno sempre sostenuto l’importanza semeiotica dell’occhio umano per la ricerca dello stato di salute. Dall 1000 al 200 a.c. si trovano dei testi sulla “lettura delle malattie dagli occhi” e Ippocrate (460-375 a.c.) disse: “Tali sono gli occhi, tale è il corpo.”
L’iridologia è nata in Europa, e precisamente in Ungheria e in Svezia, con Ignaz von Péczely e Nils Liljequist. Veramente, nel 1670 esisteva già una topografia dell’iride e una diagnosi iridoscopica ad opera di Phillippus Meyens, ma è solo con Ignaz von Péczely che possiamo stabilire l’origine della vera iridoscopia moderna, nel 1838. Ancor più valore scientifico acquistò l’iridologia con le scoperte e gli esperimenti di Nils Liljequist, Deck, Angerer, Kriege, Schimmel, Markgraf e altri.
Da questo momento l’iridologia divenne una scienza con leggi ben definite. L’importanza dell’occhio va ben oltre la funzione retinica, poichè possiede anche la facoltà inversa di ricezione. Cioè trasmettere le sensazioni al cervello, così da esso le riceve, manifestandole poi nell’iride attraverso l’alterazione del suo tessuto e del suo pigmento, rivelando così lo stato di salute.
È possibile riconoscere tale rivelazione con molto anticipo rispetto ad altri mezzi di indagine. Attraverso l’iride si può conoscere la costituzione organica del soggetto, la sua vitalità, lo stato e la condizione dei suoi organi, infine si può capire se la patologia è di indole ereditaria o se è stata acquisita dal soggetto nel corso della vita.
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fonte_assiri.it
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