Parlando con ognuno di voi durante le consulenze, trovo sempre gran confusione quando si parla di zucchero.

La parola zucchero racchiude in sé tantissimi concetti che ognuno di noi intende in un modo proprio.

Ora vediamo insieme che c’è zucchero e zucchero e quali sono le differenze.

I dolcificanti

I dolcificanti, chiamati anche edulcoranti, sono additivi approvati dall’Unione Europea aggiunti agli alimenti o venduti singolarmente per sostituirsi allo zucchero, con la particolarità di avere una scarsa o addirittura assente azione di tipo nutritivo. Sono, di fatto, sostanze con potere calorico molto basso o addirittura nullo. Comprendono tantissime sostanze differenti, accomunate da un potere dolcificante maggiore dello zucchero.

Lo scopo del dolcificante è infatti utilizzarne una minima quantità con lo stesso effetto zuccherino del saccarosio.

Abbiamo quindi 2 categorie di dolcificanti:

1. dolcificanti naturali: sono composti estratti dalle piante, dotati di un certo contenuto calorico, che, a seconda dell’origine si distinguono in: dolcificanti derivati dagli zuccheri (glucosio, saccarosio, fruttosio); dolcificanti derivati da carboidrati complessi o glicosidi, quali lo stevioside; dolcificanti derivati da polialcoli, quali sorbitolo, xilitolo, mannitolo; dolcificanti derivati da proteine, quali taumatina, miraculina e monellina.

2. dolcificanti artificiali: sono delle sostanze ottenute per sintesi chimica, a elevato potere dolcificante e basso potere nutritivo. Conferiscono una sensazione dolce molto persistente, simile a quella del saccarosio, ma di intensità molto superiore e senza il retrogusto amaro tipico di alcuni dolcificanti naturali. Rientrano nella categoria di additivi chimici e come tali sono sottoposti alla normativa che disciplina gli additivi alimentari, che prevede l’obbligo di riportare in etichetta il tipo di composto presente.

I dolcificanti artificiali più comunemente utilizzati nell’industria alimentare sono: saccarina, acesulfame K, aspartame, ciclammati, sucralosio e neotame.

I dolcificanti sono sicuri?

La sicurezza dei dolcificanti in termini di salute sull’essere umano è stata ampiamente rivista e valutata da una varietà di autorità competenti (tra cui EFSA e altre autorità nazionali quali la Food and Drug Administration).

Tutti i dolcificanti esaminati sono approvati e considerati sicuri nell’Unione Europea. Tuttavia, il fatto che siano sicuri e approvati nella loro sicurezza alimentare non significa che siano raccomandati. Uno studio in particolare (review scientifica sul British Medical Journal) ha mostrato come non ci siano risultati significativi in termini di salute qualora vi sia la sostituzione di zucchero con dolcificante.

Quindi meglio il dolcificante naturale?

Oggi quando parliamo di naturale pensiamo che naturale =sicuro, invece non è proprio così.

Ti ricordo che l’estrazione di composti con lo scopo di dolcificare è un processo industriale che di naturale ha ben poco.

Cosa preferire dunque, i dolcificanti o lo zucchero?

Esistono delle linee guida che ci raccomandano un basso consumo di zucchero, mentre per quanto riguarda i dolcificanti non vi è nessuna raccomandazione di consumarli.

Per questi motivi, continuo a dirti che è valida la raccomandazione di evitare ove possibile lo zucchero aggiunto, ma anche di consumare zucchero rispetto al dolcificante, poiché ad oggi non vi è nessuna prova del fatto che sostituire lo zucchero con il dolcificante sia benefico per la nostra salute.

Il consumo di zucchero sporadico e non quotidiano all’interno di un contesto sano e variato è possibile. Un’occasione da celebrare, uno sgarro, un’uscita con gli amici sono validi motivi per concedersi ogni tanto l’utilizzo di zucchero in totale serenità. Lo zucchero non è il male assoluto se usato in maniera intelligente.

L’eccessiva quantità e l’utilizzo sistematico possono invece determinare effetti deleteri sulla salute.